L’importanza della canna fumaria non è da sottovalutare. Da essa dipende il fuonzionamento dell’apparecchio, la sicurezza delle persone all’interno dell’abitazione e l’abitazione stessa.
I problemi più comuni di una canna fumaria sono:

-il cattivo tiraggio che non permettendo la corretta espulsione dei fumi, può causare mal funzionamento e cattivo rendimento dell’apparecchio e ancora più pericolosa, la fuoriuscita del fumo nel locale, con possibilità di intossicazione (come ad es. monossido di carbonio) per le persone che si trovano all’interno;

-usura eccessiva della canna fumaria dovuta a condense acide o temperature troppo elevate;

-usura delle guarnizioni che non permettono più la tenuta stagna dei fumi e del condensato;

-incendio per fuoco di fuliggine, dovuto in principal modo dalla mancata o scorretta pulizia della canna fumaria, può causare la distruzione della canna fumaria e se l’installazione non è stata effettuata correttamente, l’incendio dell’abitazione.

La sicurezza della canna fumaria è assicurata in presenza dei 3 elementi fondamentali:

    -Prodotto di qualità
    -Installazione certificata
    -Utilizzo e manutenzione

Le canne fumarie devono essere certificate soddisfando i requisiti richiesti dalla normativa vigente.
Per ottenere la certificazione CE, il prodotto deve essere testato in laboratorio da un ente di qualità riconosciuto e si dovranno effettuare continui controlli sul processo di produzione e sul prodotto finito, i quali verranno supervisionati dall’ente incaricato.
Se il test risulterà positivo il prodotto otterrà il marchio CE e una designazione che ne definisce le caratteristiche tecniche.

Esempi di designazione:

    T600-N1-D-V2-L50050-G80
    T200-P1-W-V2-L50050-O50

Resistenza al calore e al fuoco di fuliggine
La lettera T, presente nella designazione, indica la temperatura massima d’esercizio in continuo a cui può essere sottoposta la canna fumaria. Le designazioni più comuni nel mercato sono T120, T200, T400, T600.
Inoltre, in presenza della lettera G, la canna fumaria resiste al fuoco di fuliggine mentre contrariamente, la lettera O non ne dichiara la resistenza. I due numeri che seguono le lettere G e O sono le distanze minime in millimetri da mantenere dal materiale combustibile.

Esempio: T600 (funzionamento in continuo a 600°); G80 (resistenza al fuoco di fuliggine, distanza minima dal materiale combustibile 80mm)

Resistenza alla condensa e alla corrosione
La resistenza alla condensa e alla corrosione è un elemento di fondamentale importanza nelle canne fumarie con funzionamento a umido.
Resistenza alla condensa:
La lettera W stabilisce la resistenza alla condensa, in tutti i casi essa è permessa dalla resistenza alla pressione P1 che garantisce la tenuta della canna fumaria. Al contario, in presenza della lettera D la canna fumaria non resiste alla condensa.
Resistenza alla corrosione:
La resistenza alla corrosione si suddivide in 4 livelli:

    Lettera Vm indica l’assenza dell’avvenuto test di corrosione;
    Lettera V1 indica la resistenza alla corrosione in presenza combustibili gassosi con contenuto di zolfo ≤ 50 mg/m3;
    Lettera V2 indica la resistenza alla corrosione in presenza di combustibili gassosi con contenuto di zolfo > 50 mg/m3, gasolio con zolfo ≤ 0.2%, cherosene con zolfo > 50 mg/m3 , legna per caminetti aperti;
    Lettera V3 indica la resistenza alla corrosione in presenza di combustibili gassosi con contenuto di zolfo > 50 mg/m, gasolio con zolfo > 0.2%, cherosene con zolfo > 50 mg/m3, legna per caminetti aperti, legna per stufa o caminetti chiusi, carbone, torba.

Resistenza alla pressione o alla depressione
La resistenza alla pressione viene indicata con la lettera P (200Pa) o H (5000Pa), tuttavia nelle normative viene indicata solamente la tenuta minima consentita ossia 200Pa.
Le canne fumarie che richiedono la tenuta P sono solitamente quelle utilizzate per lo scarico dei fumi di combustibili gassosi e liquidi dove si è in presenza anche della lettera W (resistenza alla condensa).
Infatti negli apparecchi a combustibile solido (caminetti, stufe, ecc) è richiesta solamente la lettera N (40Pa) dove è associata solitamente alla lettera D.
I numeri 1 e 2 collegati alla lettera di tenuta, indicano la perdita di pressione consentita. 1 è il più restrittivo, che permette una minore perdita.

Negli ultimi anni si sono sviluppati sistemi di tenuta anche per combustibili solidi e con funzionamento ad alte temperature. Questo grazie a particolari innesti per permettono la tenuta meccanica senza guarnizione siliconica.

Qualità e caratteristiche della materia prima
Il tipo di materia prima utilizzata ne definisce la qualità, la resistenza, la durata nel tempo e di conseguenza il prezzo.
Per quanto riguarda le canne fumarie in acciaio inox (le più utilizzate) la designazione L50 indica che la materia prima è acciaio inox 316L, i successivi due numeri ne indicano lo spessore 050=0,5mm; 080=0,8mm; è logico affermare che un acciaio più spesso garantisce una maggiore durata alla canna fumaria.

L’installazione delle canne fumarie deve essere eseguita da personale abilitato D.M.37/08. L’installatore dovrà procedere seguendo il libretto d’istruzione del prodotto, rispettando le normative e operando con il criterio della regola d’arte.